Festa di Santa Vittoria

Sa Festa e Santa 'Ittoria si festeggia la seconda domenica di maggio. Il sabato della vigilia il simulacro della Vergine, dopo la celebrazione dei solenni vespri presso la Chiesa Parrocchiale, viene portato in pellegrinaggio dai confratelli della Confraternita del SS Rosario alla chiesa campestre eretta in suo onore, sita sul colle omonimo (Su Monte e Santa ‘Ittoria) a circa cinque Km dal paese, che la ospiterà fino al pomeriggio di domenica.


Durante il percorso sono previste alcune pause per il ristoro dei pellegrini. La statua viene adagiata su sostegni in pietra (sos postos) mentre i confratelli intonano i gosos in onore della Santa.
Anticamente i fedeli trascorrevano la notte nella chiesa campestre facendo compagnia alla giovane martire tra canti e preghiere (Su izadolzu). Oggi, purtroppo, questa pratica non viene più rinnovata.
Il mattino de sa die ‘e sa festa si celebra in su monte la SS Messa in onore della Santa con la partecipazione sentita dei fedeli che accorrono numerosi anche dai paesi vicini.
È consuetudine fermarsi a pranzo in su monte.
Il pomeriggio di domenica (dominiga sero), la statua di Santa Vittoria, fa rientro nella Chiesa Parrocchiale. Al suo arrivo in paese viene salutata dai fedeli che non hanno potuto accompagnarla nel suo viaggio. A conclusione la Solenne Benedizione.
Ateros annos mezus !!!!!!

 

ORIGINE STORICA DEL CULTO

C’è incertezza sull’origine storica del culto di Santa Vittoria non essendoci fonti storiche che lo attestino.
Nei gosos si fa riferimento alla Santa Vittoria di Cordoba in Spagna, però questo elemento non ci dice con assoluta certezza che la Santa venerata a Sennariolo sia quella spagnola, poiché ciò può essere attribuito al fatto che dalla fine del millequattrocento al millesettecentoventi la Sardegna fu dominata dagli Spagnoli, i quali tesero ad egemonizzare anche i culti dei Santi.
Più probabilmente, invece, la Santa venerata è quella romana; questo culto, infatti, potrebbe essere giustificato dalla presenza, intorno all’anno mille, dei Camaldolesi nel territorio del Motiferru occidentale, avendo questi il proprio Priorato nel vicino centro di Scano di Montiferro. I monaci suddetti erano soliti erigere accanto ai campi che coltivavano una chiesetta e tra i Santi da loro venerati vi erano Santa Vittoria e i Santi Quirico e Giuditta.
Questa teoria sarebbe rafforzata dalla presenza nel territorio del piccolo comune di un’altra chiesa dedicata ai Santi Quirico e Giuditta. 
 

 

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